Layout del blog

Paolo De Martino

Attivista politico

Si mobiliti l'Italia migliore.

Casini potrebbe diventare ministro. Brunetta pure è in pole. Mastella guiderebbe una pattuglia di responsabili. 
Terminologia e nomi di altri tempi? Sì. Evidentemente sì ma a volte ritornano. Le terminologie e le nomenclature. 
Intanto i contagi aumentano. E anche i morti. Gli esperti prevedono una terza ondata anche se non si è ancora capito quando terminerà e se terminerà la seconda. Interi settori economici sono stremati. La scuola è in stallo. Gli adolescenti sono estromessi dalle forme solite della socialità. Le famiglie sono stanche, stanchissime perché lo stress aumenta e i problemi di prima si sono acuiti. Un problem su tutti: il lavoro. I disoccupati e gli inoccupati, esclusi dal mercato del lavoro già ingessato prima del COVID, ora sono spettri. Nemmeno vengono più pubblicati I dati sulla disoccupazione mensile.
Alla fine il nostro sembra un paese che non spera più. 

Giusta la dialettica politica. Ammissibile anche il cambio di governo. Ma bisogna fare qualcosa e fare presto: il paese è seduto su di una bomba sociale ad orologeria. 
Abbiamo bisogno di speranza ed efficienza. Programmazione ed azione. 
Questo governo non è il massimo in termini di competenza, fatta eccezione per alcuni (pochi) ministri. Questa maggioranza ha avuto la possibilità di fare bene ma ha dimostrato poco coraggio (vedi alla voce Stati Generali finiti in un buffet stile incontro mondano). 
Dopo la prima ondata di contagi ci si aspettava maggiore organizzazione circa la scuola, una più chiara e netta politica economica e una buona comunicazione tra i vari livelli istituzionali. Invece, durante la seconda ondata, la “rivoluzione” è stata il cashback. 
La domanda vera sta quindi nel fatto se questo governo sia capace di gestire ancora questa pandemia oppure se si abbia bisogno di persone autorevoli. 
Renzi pone alcune giuste osservazioni ma, come al solito, il suo atteggiamento da “mi prendo il pallone e me ne vado via” è stancante e incomprensibile. 
La politica è fatta di mediazioni e sintesi. Il bullismo è sempre brutto e pare che il senatore fiorentino non abbia ancora imparato la lezione.
Intanto ora è crisi e gli scenari che si possono aprire da questa conclamata crisi sono tanti. Gli analisti politici ne prevedono diverse di cui alcune anche davvero strabilianti, tipo un governo Renzi/Meloni/Salvini. 
In ogni caso sembra che il dopo-Conte non possa essere un governo peggiore di questo. Anche se il premier è multitasking (per capirci è quello che firmava i decreti sicurezza e poi li aboliva). 
Un nuovo governo deve affrontare sia una situazione emergenziale che programmare il futuro. Per farlo c’è bisogno di coinvolgere la migliore Italia nel processo di ricostruzione. 
Sì, perché il nostro paese è ricco di donne e uomini che hanno una visione, hanno coraggio e competenza. Semmai si dovesse verificare un governo-ammucchiata senza personalità ma solo un turnover di partito sarebbe uno schiaffo al futuro. E non ce lo possiamo permettere. In tal caso saremmo davvero davanti al peggio della classe politica. A questo punto, molto meglio le elezioni così le persone avranno la possibilità di scegliere.
In questo ulteriore caso, spero che si mobiliti l’Italia migliore, perché è giunto il momento di pretendere che a guidare l’Italia, soprattutto in questa fase di ricostruzione, ci sia un governo che sappia guardare al futuro e non al DPCM settimanale.
Autore: La redazione 27 lug, 2023
Politiche per il cambiamento climatico significa città sostenibili. Quelle italiane sono pronte?
Autore: Andrea Maestri 08 mar, 2023
Lettera alla donne di Cutro
Autore: Irina Di Ruocco 07 mar, 2023
Tra Super-bonus e Super-opportunità
Autore: Giancarlo Marino 04 mar, 2023
La copertina è tratta da Palestina. Una nazione occupata opera di Joe Sacco fumettista e giornalista. 
Autore: Paolo De Martino 27 feb, 2023
La vera sfida inizia adesso
Autore: La redazione 25 feb, 2023
Il sostegno a una confederazione israelo-palestinese sta guadagnando terreno
Show More
Share by: