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Trasporti, azioni educative e centralità delle periferie per “La Napoli che vogliamo”

La redazione

Diritto alla mobilità per tutte e tutti, con trasporti efficienti su tutta l’area metropolitana, e tutela delle attività educative e di formazione per le persone più giovani e vulnerabili, soprattutto nelle cosiddette aree di periferia, ma che non sono certo periferiche. Sono questi i punti salienti emersi dall’incontro di ieri organizzato da tutte e tutti noi di Resistenza Civile, in una domenica pomeriggio di zona rossa. “La Napoli che vogliamo. Riflessioni per una città viva” era il titolo che avevamo scelto per promuovere l’iniziativa, titolo che ne racchiudeva tutto il senso: riflettere e condividere temi di interesse, preoccupazioni e proposte per ravvivare una città che è già vivissima di suo, ma per la quale possiamo e vogliamo fare ancora molto.
A questo pomeriggio di riflessioni condivise hanno partecipato esponenti della politica locale, del mondo dell’associazionismo e delle realtà educative e scolastiche. Anna Riccardi, Presidentessa della Fondazione famiglia di Maria, ha raccontato le gioie e le sfide di portare avanti un’attività di supporto e tutela delle famiglie, soprattutto di quelle più disagiate, in una realtà come quella di San Giovanni a Teduccio, centrale ma al tempo stesso ignorata, o peggio, maltrattata. Il tema dell’educazione, che tuttə noi abbiamo molto a cuore, è stato ampiamente affrontato attraverso le testimonianze di chi se ne occupa dentro e fuori dalle istituzioni. Chiara Guida, insegnante, consigliera per Sinistra in Comune e Presidentessa della Commissione Scuola, ci ha raccontato cosa vuol dire avere a che fare tutti i giorni con ragazze e ragazzi e ha ribadito l’importanza del diritto all’educazione. Parlando di povertà educativa e di cosa si può fare anche e soprattutto in questi momenti di pandemia, per non far sentire soli i ragazzi e le ragazze, è intervenuta anche Paola Lattaro, insegnante. Avevamo raccontato qui l’episodio a dir poco spiacevole che aveva riguardato alcuni suoi studenti, colleghi ed esponenti delle associazioni “Matematici per la città” e “Dedalus”, sgomberati durante un laboratorio didattico organizzato all’aperto a Piazza Garibaldi lo scorso 1° marzo, Giornata Mondiale contro le Discriminazioni. Dall’esperienza di Paola emerge la necessità di certe attività e certe azioni proprio in aree come quella di Piazza Garibaldi e la sensazione stucchevole di dimostrazioni di rigore estremo anche laddove le intenzioni sono costruttive e propositive.
Anche Alessandro Zampella, oltre che un attivista politico, è un insegnante. Molti suoi studenti provengono da Soccavo e dal Rione Traiano, zone che lui stesso ha imparato un po’ a conoscere attraverso di loro. Anche qui, il tema dei trasporti è di fondamentale importanza. Alessandro entra nel merito della difficile mobilità nell’area metropolitana di Napoli, ricordando che sicuramente delle azioni sono state avviate, ma ancora molto c’è da fare. Lo sa bene anche Alessandra Clemente, Assessora al Patrimonio, ai Lavori Pubblici e ai Giovani e candidata per la carica di sindaca di Napoli per le prossime elezioni comunali. Facendo riferimento a specifiche azioni messe in atto negli ultimi anni dalla giunta comunale per rendere gli spostamenti più efficienti e ravvivare certe aree della città, troppo spesso dimenticate, Alessandra ci ricorda che l’attenzione su questi temi è alta anche all’interno dei palazzi e che spesso si cercano soluzioni rapide a questioni complesse e che richiedono tempi lunghi. Le stesse difficoltà interne sono state vissute anche da Rosanna Laudanno, consigliera della seconda municipalità particolarmente sensibile al tema dell’ambiente. Rosanna ha posto l’attenzione su un altro tema centrale, ovvero la tutela delle aree verdi e degli spazi pubblici, ricordandoci come in alcune zone di Napoli queste siano completamente assenti e quanto questo abbia un peso nella quotidianità di ragazzi e ragazze.
Insomma, molti temi condivisi da tutti i e le partecipanti, temi che ci si augura verranno gestiti con la dovuta attenzione dalla prossima amministrazione comunale. Molte persone, commentando in diretta l’incontro su Facebook, hanno esplicitato la necessità di azioni più concrete per una città che ha tanto da offrire, soprattutto ai e alle più giovani. 
Prima di salutarci, attraverso le risposte alla domanda “Quale zona della città vorreste che venisse (ri)valorizzata?” abbiamo potuto fare un tour virtuale di Napoli. Partendo da Barra e Ponticelli, siamo passati per il centro storico, Piazza Mercato e il Borgo Orefici, arrivando sul lungomare della città. Ogni quartiere ha le sue peculiarità e le sue necessità e alla prossima amministrazione serviranno orecchie molto aperte verso chi ogni giorno lavora per appianare le discriminazioni sociali, limitare l’abbandono scolastico e tutelare gli spazi comuni.
Noi, dal canto nostro, consapevoli del valore del dibattito e delle riflessioni condivise, continueremo ad impegnarci per portare sotto i riflettori certi temi e per creare occasioni di dialogo costruttivo ed istruttivo. Intanto, grazie ancora a tutti e tutte.
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