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Bagnoli, la colmata va rimossa. Comitati contro commissario

La redazione

Il progetto di riqualificare Bagnoli-Coroglio compie ventiquattro anni, ma ancora oggi si può contare su poche certezze.  Parte allora una storia infinita: fondi pubblici spesi per una bonifica non completata su cui la magistratura indaga, opere realizzate dal 2011 ma mai inaugurate e poi vandalizzate, una società di trasformazione urbana fallita e molto altro. Nelle ultime ora il commissario Floro Flores ha messo in discussione la rimozione della colmata.
Di seguito il Comunicato stampa dei Comitati di Bagnoli che da anni, molti, si battono per il futuro di una delle aeree più belle e inquinate di Napoli. 

"Il commissario di governo Floro Flores e il soggetto attuatore Invitalia, annunciando la prosecuzione della #bonifica delle aree ex Eternit e Morgan e la progettazione degli interventi nel lotto 2 - Fondiarie (a ridosso del muro di via Diocleziano/Nuova Bagnoli), hanno ventilato l'ipotesi di ritrattare uno dei punti focali dei piani su Bagnoli: la rimozione della colmata a mare. 

Vogliamo chiarire una volta per tutte che, oggi, lasciare la colmata dove sta non è un'opzione.

Questo è chiaro non solo a noi, abitanti che hanno lottato per questo risultato dalla battaglia per "Una spiaggia per tutti", ma anche alle istituzioni e alla struttura commissariale: ipotizzare di rimuovere la colmata senza motivo significa tornare indietro al 2014, l'anno in cui fu imposto il commissariamento. 

Ci rendiamo conto che, a seconda delle risultanze tecniche (che non ci risultano effettuate), potrebbe succedere che sia necessario non rimuovere la #colmata. Ma, per valutare questo punto, serve prima:
1️⃣ Chiedere al mondo intero di occuparsi di questo problema e di fornire la migliore soluzione disponibile;
2️⃣ Che tale soluzione sia valutata dalle migliori professionalità allo scopo, investite dalla collettività (Stato, istituzioni di prossimità, abitanti) e discussa nel dettaglio con gli organi adibiti a monitorare i processi di riconversione del SIN (Osservatorio Popolare incluso!) 
Solo allora, nel caso in cui non esista una soluzione soddisfacente nel rapporto sicurezza e rischi, sarà possibile riparlarne.

Prima di allora, invece, stiamo vaneggiando. E, ancora una volta, si inseguono le polemiche per distrarre il territorio dal monitorare, partecipare e decidere sul suo futuro. 

Domenica mattina saremo nuovamente in piazza, a #Bagnoli, per controinformare la popolazione e invitare a rafforzare l'osservatorio, unico organo che può aiutarci a chiarire queste posizioni e a monitorare l'operato di commissario e soggetto attuatore. 

Perché, qualora se lo fossero dimenticato, a Bagnoli decidiamo noi".
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