Layout del blog


Il Comitato Promotore

Diseducare. Immaginare. Resistere. Così nasce Resistenza Civile.

Resistenza civile è ricerca, è la perpetua ricerca di cui noi andiamo cercando.  
Una ricerca antiretorica ben piantata nei valori della libertà, dell’antifascismo e della civiltà costituzionale.
 
Una ricerca che è un viaggio. Probabilmente, come scrisse Herta Müller, un viaggio su una gamba sola perché pieno di insidie, di fragilità, di incomprensioni ma soprattutto un viaggio ricco di speranze e di voglia di arrivare solo per il gusto di rilanciare, di rimettersi in cammino. 
Ogni volta, un cammino nuovo e un altro passo. 

Un passo in più per diseducare. 
Un passo ancora per immaginare.
Un passo oltre per r-esistere.

Tre passi che sono tre pratiche da seguire nelle contraddizioni nostre, del nostro tempo, del tempo futuro.

La pratica della diseducazione perché prima di costruire bisogna abbattere, bisogna destrutturare l’abitudine alle normalità del consumismo e dell’estrattivismo, del sessismo, del razzismo e di ogni altra forma di discriminazione.

La pratica dell’immaginazione perché questa è la forma del pensiero che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come elaborazione libera, finalizzata a creare, avanzare e agitare.

La pratica della r-esistenza perché, se l’esistenza equivale all’esserci, la r-esistenza è la lotta costante per l’esserci, per richiamarci alla responsabilità civile dell’impegno e alla responsabilità intellettuale della contestazione.

Tre pratiche che in sé contengono il germe del conflitto e che pretendono di generarlo in nome della giustizia ecologica e della giustizia sociale. Tuttavia, il conflitto da solo non basta. Può disintegrare ma senza una fase propositiva deraglia. Certamente non crea; sicuramente non fa cultura. Proprio per questo, è necessario condividere impegno, preoccupazioni, esperienze, critiche, obiettivi e riflessioni; identificare le migliori esperienze per farne ricognizione e trasformarle in buone pratiche da diffondere; innovare e proporre innovazione; scardinare l’ovvio e la sua apparenza; influenzare le fragili consapevolezze dei decisori politici e dell’opinione pubblica; trasferire i bisogni collettivi sul piano della proposta politica.
 
Resistenza civile si mette in cammino e, a chi dirà che così si sta solo coltivando un’utopia, risponderà coi versi di Eduardo Galeano:

“L'utopia è là nell'orizzonte. Mi avvicino di due passi e lei si distanzia di due passi. Cammino dieci passi e l'orizzonte corre 10 passi. Per tanto che cammini non la raggiungerò mai. A che serve l'utopia? Serve per questo: perché io non smetta mai di camminare”.

Buon cammino 
Insieme.
 

Autore: La redazione 27 lug, 2023
Politiche per il cambiamento climatico significa città sostenibili. Quelle italiane sono pronte?
Autore: Andrea Maestri 08 mar, 2023
Lettera alla donne di Cutro
Autore: Irina Di Ruocco 07 mar, 2023
Tra Super-bonus e Super-opportunità
Autore: Giancarlo Marino 04 mar, 2023
La copertina è tratta da Palestina. Una nazione occupata opera di Joe Sacco fumettista e giornalista. 
Autore: Paolo De Martino 27 feb, 2023
La vera sfida inizia adesso
Autore: La redazione 25 feb, 2023
Il sostegno a una confederazione israelo-palestinese sta guadagnando terreno
Show More
Share by: