Layout del blog

Mariagiovanna Silvano

Attivista dell’“ExOpg Occupato Je so’ pazzo” a Napoli per i diritti dei detenuti. 

La voce degli invisibili. 
Un fumetto di denuncia. 

La voce degli invisibili è il finale di un cammino che intraprende infiniti percorsi, che guarda in faccia molti volti differenti tra loro, che è tristemente reale ma che al tempo stesso sogna la rivoluzione, perché è solo il punto di partenza. 

Nel settembre 2018 dopo la proiezione del film “Sulla mia pelle”, la vicenda giudiziaria degli abusi di potere su Stefano Cucchi, all’“Ex OPG Occupato Je so’ pazzo” nel cuore di Napoli, ha preso vita il progetto di volontariato carcerario “Sotto lo stesso cielo”. Menti differenti, età diverse, capacità varie. Ma un’idea comune: il carcere è una montagna di merda. Sì, quello stesso carcere abusato da un’opinione pubblica giustizialista e riempito dalla somma delle problematiche sociali mai risolte. Il carcere è la soluzione “sicura” nella nostra società. Eppure, ci chiediamo, quale sicurezza può dare un carcere che aliena, un carcere che disumanizza chi sbaglia facendo divenire l’uomo la pena stessa? Quando entri in carcere ti trasformi nell’errore e da lì quel pregiudizio non ti si leva più di dosso. Sei un “pregiudicato” a vita.

Nel marzo 2019 entrammo per la prima volta nel padiglione Genova della Casa circondariale di Poggioreale, non per sopperire alle mancanze di uno stato che non rispetta la sua Costituzione, che non rieduca (“La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, art.27), ma per creare un ponte tra “dentro” e “fuori”: cercare di abolire negli individui reclusi l’alienazione, facendoli sentire parte del tutto, discutendo tematiche sociali, facendogli indossare i panni dell’altro, dello sfruttato sul lavoro, del migrante, della comunità LGBTQI, attraverso attività partecipate e dibattiti, e, al contrario, portando quelle riflessioni fuori dal carcere, ma soprattutto parlando di carcere fuori dai penitenziari, raccontando il volto umano che vi si nasconde all’interno.

È da questo presupposto che nasce “La voce degli invisibili”: un fumetto la cui storia è creata all’interno delle mura del penitenziario e che si fa voce di un lavoro di gruppo di individui che dopo un lungo percorso verso l’altro decide di parlare di sé e di toccare il tema della reclusione. Il fumetto racconta la storia di un uomo X entrato in carcere dopo una condanna X. L’uomo X subisce una trasformazione che lo porterà a divenire un mostro, resa grafica dell'immagine del recluso che la società costruisce attraverso il pregiudizio, ma anche quella della reale trasformazione fisica e interiore cui la detenzione porta. Il tema della “trasformazione”, centrale in ogni mini-storia interna al fumetto, abbraccia la disumanizzazione, la lesione del diritto all’affettività, a un’adeguata assistenza sanitaria, la lesione del diritto alla rieducazione e al reinserimento post-detenzione, lesione di diritti umani che sono i principali attori della stessa. Creatori della storia immaginata i racconti e le testimonianze dirette dei reclusi, supportati, in una seconda fase, da semplici matite, cartelloni e l’ausilio di ben quattro fumettisti, i quali hanno permesso la definizione di storie che potessero uscire dalla personale soggettività dei partecipanti al gruppo al fine di rendere le narrazioni universali, capaci di arrivare a tutti, estranei e non alla realtà carceraria. Alessandra De Santis, in arte Nova, Gianluca (Jazz) Manciola, Maurizio Lacavalla e Kevin Scauri sono gli autori su carta della storia, i quali, volati a Napoli dalle diverse città d’Italia, sono atterrati nella parte più esclusa della metropoli: la C.C. di Poggioreale. A fargli da spalla, oltre a Pablo Cammello, creatore della copertina del fumetto, al fine di assolvere al carattere più informativo se non indispensabile del prodotto, l’Associazione Antigone per i diritti e le garanzie nel sistema penale, Arcigay Napoli – Identità libere per i diritti delle persone gay, lesbiche, transessuali e transgender e l’Associazione Liberi di Volare Onlus, una realtà alternativa alla detenzione nel cuore della Sanità a Napoli, che possiede “un centro diurno in cui il detenuto è accompagnato in un percorso di riappropriazione della propria identità attraverso una metodologia che coniuga l’attenzione alla cura della persona e ai suoi contenuti psicologici con l’apprendimento pratico di abilità manuali”, la prova vivente di un’alternativa al carcere, capace di rieducare e reinserire.

“La voce degli invisibili” è un prodotto creato dal basso, da chi vive sulla propria pelle gli effetti della detenzione e vuole arrivare a chi non riesce a comprendere il senso e la necessità di cambiamento di un’istituzione che demolisce l’uomo in ogni suo aspetto. Il fumetto, dopo una lunga attesa, finalmente arriva alla sua prima presentazione il 4 dicembre 2020 alle 18:30 online sulla pagina Facebook dell’“Ex OPG - Occupato Je so’ pazzo”. Una diretta che coinvolgerà in un dibattito più che attuale sulla realtà carceraria messa alle strette dall’emergenza sanitaria tutti i fumettisti, Luigi Romano, presidente di Antigone Napoli, Daniela Lourdes Falanga, presidentessa dell’Arcigay Napoli e Don Franco Esposito, Cappellano nella C.C. di Poggioreale e creatore della Associazione Liberi di Volare Onlus. 

Il prodotto nasce per creare dibattiti, creare coscienza sociale su una realtà che appare invisibile ai più e per permettere la creazione di nuovi progetti sulla linea di “Sotto lo stesso cielo” all’interno delle carceri italiane. La vendita del fumetto, difatti, a un prezzo simbolico, è rivolta all’autofinanziamento del progetto.

“L’invisibilità è un superpotere nei fumetti. Nella realtà, invece, rende impotenti, elimina la carne, nasconde l’anima.”
Autore: La redazione 27 lug, 2023
Politiche per il cambiamento climatico significa città sostenibili. Quelle italiane sono pronte?
Autore: Andrea Maestri 08 mar, 2023
Lettera alla donne di Cutro
Autore: Irina Di Ruocco 07 mar, 2023
Tra Super-bonus e Super-opportunità
Autore: Giancarlo Marino 04 mar, 2023
La copertina è tratta da Palestina. Una nazione occupata opera di Joe Sacco fumettista e giornalista. 
Autore: Paolo De Martino 27 feb, 2023
La vera sfida inizia adesso
Autore: La redazione 25 feb, 2023
Il sostegno a una confederazione israelo-palestinese sta guadagnando terreno
Show More
Share by: