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Anna Starita

Attivista Politica

Napoli. Si discuta nelle sedi istituzionali, basta chiacchiericcio. 

L'emergenza sanitaria determinata dal Covid 19 ha mostrato tutti i limiti di una certa classe dirigente locale. Fare leva sulla paura dei cittadini, sulla incertezza del domani, mentre il sistema economico del Paese si sgretola, è disdicevole. Gli effetti dell'emergenza sono sotto gli occhi di tutti e anziché pensare a che provvedimenti prendere per aiutare i cittadini c'è chi pensa alle elezioni e a garantirsi posti. Napoli assiste nel silenzio dell'amministrazione alla non riapertura di tantissimi negozi ed attività. Tantissime famiglie decidono di non tornare a lavoro perché prive degli strumenti adeguati e di nuove opportunità. Nessuna idea per rilanciare l'economia locale e supportare questi soggetti. Nessun bando per concedere spazi pubblici per consentire la ripresa di alcune attività. Nessuna soluzione per restituire spazi "liberati" ai cittadini e renderli fruibili per un qualcosa di diverso da un assembramento di persone che si muove da un lato all'altro della strada (ancora in cemento) per respirare aria di mare e guardare incantato la bellezza del golfo. Nessuna riflessione sulla circostanza che una città che vuole essere capitale europea non può vivere di solo turismo. In questa situazione la maggioranza tace mentre parte della classe dirigente del PD propone le dimissioni del sindaco de Magistris e il voto congiunto per regionali e comunali. Voto al quale non si giungerebbe con una sfiducia ma con dimissioni volontarie. 
Niente di più subdolo.
Niente di più ipocrita.
Se una o più forze politiche pensano che l'esperienza arancione, colorata anche del rosso di Napoli in Comune, sia giunta al termine, si abbia il coraggio di sfiduciare il Sindaco in aula. La Politica non vive sui giornali ma nelle apposite sedi istituzionali. Chi vuole assumere una simile posizione e portare al voto Napoli deve uscire allo scoperto e spiegare alla cittadinanza le ragioni di una simile scelta. Napoli è stanca.
I cittadini non ne possono più di giochetti di potere e di sterili polemiche.
La gestione della città negli ultimi anni è stata connotata da una serie di scelte sbagliate e queste devono essere affrontate con determinatezza in un percorso politico che veda come protagonisti le persone che credono in un rilancio di Napoli. Per fare ciò si deve lavorare ad una diversa visione di città.
Le dimissioni volontarie a cosa portano? Ad un autoassolvimento del sindaco? Non di certo.
Ad un accrocchio elettorale che vede garantire posti a qualche fedelissimo delle une e delle
altre "forze" politiche? Probabile.
Non in nome nostro.
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nostre idee e le nostre speranze.
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