La foto allegata a questo articolo rappresenta solo una piccola, piccolissima parte di persone che lei definisce "non per bene" perché ree di essersi opposte alla prepotenza e all'arroganza. Alla mafia, cosa vostra. Queste persone e tante altre sono morte in nome della giustizia e della legalità. Ce ne sono tante altre che lottano e rischiano la propria pelle, che rinunciano a vivere liberi e sicuri. 

Presidente, se parlare, scrivere e opporsi (con rispetto, come ha fatto la maggioranza dei suoi oppositori) a una determinata scelta politica significa essere una persona "non per bene", un poveretto o una poveretta, ebbene io sono orgogliosa di far parte delle persone che lei definisce tali. Mi sono opposta duramente ma con rispetto, come hanno fatto la maggioranza delle persone che sui social hanno scritto e dimostrato il proprio dissenso. Se qualcuno ha utilizzato dei termini violenti mi dissocio, perché quel genere di "politica" volgare e violenta di stampo fascio leghista non mi appartiene.

Viviamo un periodo storico in cui tante persone, che magari l'hanno anche votata, stanno vivendo situazioni di disagio, problemi personali e familiari. Deriderle non mi sembra né corretto né tantomeno consono al suo ruolo. Essendo Lei Presidente di una intera Regione e il piccolo capo di un partito politico rappresenta, che le piaccia o meno, un intero popolo che può sentirsi più o meno rappresentato da lei. Per questo Lei ha il dovere e la responsabilità di ascoltare e prendere in considerazione i sentimenti e le istanze che provengono anche da quella che Lei definisce "minoranza". Le dico che chi dissente dalle sue scelte non è minoranza in terra sicula.